Come cambiano mutui e bonus dopo la Legge di Bilancio 2023


GENNAIO Bilancio 2023La Legge di Bilancio ha apportato qualche novità in materia edilizia, immobiliare e fiscale. Alcune di questi cambiamenti al quadro normativo potrebbero effettivamente interessare diversi nostri lettori e, proprio per questo motivo, di seguito abbiamo cercato di riassumere ciò che potrebbe risultare più o meno vantaggioso per costoro.

IVA su case di classe energetica A e B

Una prima novità piuttosto interessante riguarda la possibilità di poter portare in detrazione il 50% dell’imposta sul valore aggiunto pagata per l’acquisto dell’immobile abitativo di classe energetica A e B direttamente dall’impresa che lo ha costruito.

La detrazione potrà essere fruita in 10 quote di pari importo: la prima nello stesso esercizio in cui le spese sono state sostenute, le successive nove negli anni che seguiranno.

Superbonus

Nessuna novità di clamore per quanto riguarda il Superbonus che, pertanto, segue l’iter originariamente previsto. Dal 1 gennaio 2023 è entrato in vigore il decalage della percentuale di detrazione fiscale dal 110% al 90%. Rimane invece sempre valida la possibilità di godere di una forma alternativa di fruizione del bonus, come la cessione del credito di imposta o lo sconto in fattura.

Bonus mobili

Qualche cambiamento positivo sembra invece riguarda il bonus mobili. Dal 1 gennaio 2023, infatti, il tetto massimo di detrazione per le spese legate ai mobili e ai grandi elettrodomestici sale da 5.000 a 8.000 euro. Si tratta, tuttavia, di un incremento temporaneo: se non vi saranno dei nuovi interventi da parte del governo entro la fine dell’esercizio, dal 1 gennaio 2024 il tetto tornerà ad essere quello dei 5.000 euro.

Rinegoziazione dei finanziamenti casa

Un’altra bella novità sembra riguardare la rinegoziazione dei muti per la casa stipulati a tasso variabile e rata variabile. Rispolverando un provvedimento che è stato in vigore tra il 2011 e il 2012, infatti, il governo intende rendere un po’ più facile il passaggio dai mutui a tasso variabile a quelli a tasso fisso, evitando che il mutuatario in odor di rinegoziazione sia sottoposto all’applicazione di condizioni economiche troppo gravose, tali da rendere poco conveniente il cambio di forma tecnica applicata al mutuo.

Sospensione dei pagamenti delle rate

L’ultima novità su cui vogliamo soffermarci è, in realtà, una conferma di quanto era già in vigore lo scorso anno: il governo ha infatti dato il via libera al rifinanziamento del Fondo Gasparrini, strumento utile per rendere possibile la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui casa per i mutuatari che si trovano in difficoltà economiche a causa, ad esempio, della perdita del proprio posto di lavoro.

Caratteristiche, requisiti e modalità operative di accesso al fondo sono i medesimi dello scorso anno.

 

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